I segreti della Valle di Nubra

Di notte, sembra quasi di toccare le stelle con un dito. Non sono solo l’altitudine e l’aria purissima a dare questa sensazione. L’assenza di luci nel campo tendato di Sumur accende il cielo di milioni di punti luminosi.
Per arrivare nella valle di Nubra, chiusa tra il Tibet e il Pakistan, oltre la catena del Karakorum, bisogna superare i 5600 metri del Khardung La, il passo carrozzabile più alto del mondo, come racconta un cippo tra neve e bandierine di preghiera.
Un tempo, la vallata era una tappa della strada tra il Tibet e il Turkestan. Carovane di cammelli e di yak seguivano il corso dei fiumi, carichi di merci, di sale, di stoffe. Poi sono arrivate le frontiere e tutto si è fermato.
Un deserto di montagna fatto di rocce in mezzo a cui corrono i fiumi Shyok e Nubra, grigi per l’acqua dei ghiacciai. Distese di sabbia e alte dune, quasi fuori luogo, sperdute come sono tra le montagne più alte del mondo, a fianco di ruscelli trasparenti e ai piedi di cime innevate. Cammelli a due gobbe, con finimenti in colorati tessuti a mano, aspettano per un tour dal sapore dei viaggi di Marco Polo.
Da Leh, la capitale del Ladakh, la strada s’impenna e in pochi km supera l’altezza del Monte Bianco. Nell’aria rarefatta si vedono yak al pascolo e marmotte fulve che si scaldano al sole. Scendendo verso i 4000 metri iniziano i colori delle oasi di montagna, i filari di pioppi, i cespugli di lavanda selvatica al bordo delle strade, i campi di grano e d’orzo. Il centro principale è il villaggio di Diskit, quasi alla confluenza tra i due fiumi, un bazar polveroso e case nascoste nell’oasi tra i frutteti di albicocchi.
In alto, il monastero fondato nel 1650, il più vecchio e il più grande della valle, con i suoi 120 monaci. Più avanti il monastero di Samstaling, dove i monaci sono impiegati nella creazione di un mandala. Lungo la strada s’incontrano muri di pietre incise, formati nei secoli dai pellegrini che hanno lasciato nel loro passaggio migliaia di lastre incise con mantra. I mani. Preghiere di pietra.