Corsica
Oltre mille chilometri di coste lambite da un mare trasparente. Spiagge di sabbia candida che nulla hanno da invidiare a quella dei Caraibi e falesie di roccia rossa su fondali ricchi di pesci multicolori, paradiso dei subacquei. Alle spalle si alzano le montagne, ricoperte da boschi di querce e pini profumati, attraversati da sentieri frequentati dagli escursionisti di tutta Europa. A solo tre ore di nave dalle coste italiane, la Corsica accoglie i visitatori con il profumo penetrante del maquis. Questo profumo accompagna alla scoperta delle scogliere abitate solo da uccelli marini, delle baie isolate, dei declivi assolati che nascondono vestigia di popoli antichi. Un profumo che parla di terra e di sole e che si fa più lieve sulle colline ammantate di ulivi, tra villaggi di pietra e chiese romaniche. Più in alto arriva il profumo amaro dei boschi di castagno i cui frutti hanno dato da vivere nei secoli scorsi a interi villaggi o quello aromatico degli alti pini nelle foreste che rappresentano il cuore verde dell’isola della bellezza. Ancora più su c’è il profumo dei pascoli abitati solo da pochi pastori e delle rocce delle cime più alte di tutto il Mediterraneo. Ma ci sono anche i profumi del pane cotto nei villaggi, dei prosciutti e dei formaggi messi a stagionare, dei pesci scaricati dalle barche dei pescatori nei porti di tutta l’isola, degli aperitivi sorseggiati dopo una giornata di sole. Il profumo di una montagna in mezzo al mare, come l’ha chiamata Guy de Maupassant, dove in poche ore si può passare dalla rena candida alle nevi che non si sciolgono neppure al sole dell’estate.
Giunti Editore
185 pagine
2005-2008