Olanda

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Un airone cinerino passeggia in un parcheggio, incurante del traffico. L’immagine rende bene l’idea di questo piccolo paese, con la densità di popolazione più alta d’Europa, dove però tutto è perfettamente organizzato e anche la natura trova il suo posto, tra le autostrade e i campi coltivati, le industrie e le città. Un paese apparentemente immoto nel paesaggio e nelle cittadine, tutte perfettamente conservate, tutte cinte da una cerchia di canali, tutte con le case dai frontoni antichi che si specchiano nel porto. Invece un paese pieno di contrasti. Dove c’è ancora chi veste i costumi tradizionali e segue integralmente il dettato di una Bibbia antica ma dove l’assistenza sanitaria nazionale si fa carico delle operazioni per cambiare sesso o è possibile fumare liberamente uno spinello. Dove le architetture tradizionali, con i tetti di paglia e le finestre con le trine, convivono felicemente con i grattacieli di design di Den Haag, Amsterdam e Rotterdam. Nonostante le biciclette, le dighe, i mulini e i coloratissimi campi di fiori, un po’ abusati simboli del paese, l’Olanda riesce ancora a stupire e a regalare sorprese inaspettate. Come il quartiere Céramique a Maastricht, il planetario Eise Eisinga a Franeker, il Kröller Müller Museum nel parco di Hoge Veluwe. Quello che invece non sorprende e che si conferma come il fiore all’occhiello, sono i musei e le collezioni d’arte, con il ricchissimo patrimonio della pittura olandese, dal medioevo al secondo millennio.

 

 

 

 

giunti Editore
189 pagine
2008

 

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