Marocco
Basta attraversare lo stretto di Gibilterra. Ed è subito un altro mondo. Le contadine dai larghi cappelli nel suq di Tetuan, i caffè del Petit Socco a Tangeri, le case blu di Chefchaouen aggrumate sul fiuanco della montagna. Il paesaggio è quello noto del Mediterraneo, con le distese di agrumi, di ulivi, con i campi di cereali. Ma poi tutto cambia. Quasi all’improvviso. Nel gioco delle scale nella Medina di Fes, nella nebbiolina sospesa tra i giganteschi alberi di cedro dell’Atlante. Fino alle montagne nude che annunciano il deserto con le tonalità calde dei coni di spezie in vendita nei suq. Il Marocco offre una incredibile varietà di paesaggi, dalle cime innevate anche a tarda primavera alle spiagge dell’Atlantico, immense e deserte. Dalle oasi del Tafilalet con le palme che crescono rigogliose ai bordi del fiume Ziz al gioco delle dune ai margini del Sahara, attraversato un tempo delle carovane provenienti dal Mali cariche di polvere d’oro, avorio, ebano, spezie, piume di struzzo e schiavi. Ma c’è anche un Marocco contemporaneo nella Casablanca dei grattacieli e della nightlife della Corniche o nella Marrakech colonizzata dagli europei che l’hanno trasformata in una città alla moda.
Touring Editore 236 pagine 2010